Il monitoraggio dei prezzi dell’energia (elettricità e gas) del settore terziario consiste nella rilevazione periodica e nell’analisi strutturale del prezzo, di centinaia di offerte commerciali riferite a tipologie di esercizio del settore commerciale quali alberghi, ristoranti, bar, negozi alimentari e non alimentari. La forte spinta ai prezzi derivante dai mercati internazionali ha fatto impennare di oltre ¼ il costo medio lordo delle forniture elettriche e del gas naturale disponibili sul mercato italiano, fra giugno e settembre.
L’elettricità è salita del 27,2% fra giugno e settembre, a 0,24 €/kWh (+25% quella da fonte rinnovabile a 0,25 €/kWh), mentre le offerte del gas hanno registrato un analogo rincaro del 25,5% a 0,86 €/Smc. Aumenti che sono comunque contenuti, nonostante la loro consistenza, rispetto al forte incremento che hanno subìto nello stesso periodo i prezzi internazionali dei prodotti energetici, ed il gas in particolare.
Nella rilevazione di settembre 2021 il PUN è risultato più alto tanto del prezzo della materia prima delle offerte elettriche fisse quanto di quella riferita alle offerte variabili. Sul prezzo fisso il PUN ha misurato un sovraccarico del 78%, mentre è risultato maggiore del 37% rispetto a quello variabile. Riguardo alle offerte del gas, anche il PSV è risultato di molto superiore al prezzo della materia prima gas, delle offerte rilevate sul mercato libero. Su quella delle offerte a prezzo fisso, il PSV risulta più alto dell’89%. Il PSV è invece superiore di ¼ del costo della materia prima, relativo alle offerte a prezzo variabile.